L’Autore, movendo dall’analisi di alcune figure anomale quali il c.d. “contratto preliminare con effetti anticipati”, si interroga sulla possibilità che l’efficacia – e quindi l’esecuzione – del contratto possa precedere il perfezionamento della relativa fattispecie.L’indagine critica passa attraverso la ricostruzione del rapporti tra contratto preliminare e contratto definitivo e delle controverse interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali circa la natura del definitivo: vero e proprio contratto autonomo, sebbene collegato al preliminare, che diventa unica ed esclusiva fonte del regolamento di interessi posto in essere tra le parti (teoria della doppia causa o dell’assorbimento) oppure mero atto dovuto di adempimento del preliminare stesso, che dunque costituirebbe la vera fonte degli effetti voluti dalle parti (fino a negare la natura negoziale del definitivo)?L’Autore, propendendo per la seconda tesi, giunge a spiegare e restituire coerenza al c.d. preliminare ad effetti anticipati, che dunque costituirebbe la fonte degli effetti, i quali derivano pertanto da una fattispecie già esistente (il preliminare), non già da una futura non ancora conclusa (il definitivo). [...]

L’esecuzione anticipata del contratto

CARLEO, Roberto
2008-01-01

Abstract

L’Autore, movendo dall’analisi di alcune figure anomale quali il c.d. “contratto preliminare con effetti anticipati”, si interroga sulla possibilità che l’efficacia – e quindi l’esecuzione – del contratto possa precedere il perfezionamento della relativa fattispecie.L’indagine critica passa attraverso la ricostruzione del rapporti tra contratto preliminare e contratto definitivo e delle controverse interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali circa la natura del definitivo: vero e proprio contratto autonomo, sebbene collegato al preliminare, che diventa unica ed esclusiva fonte del regolamento di interessi posto in essere tra le parti (teoria della doppia causa o dell’assorbimento) oppure mero atto dovuto di adempimento del preliminare stesso, che dunque costituirebbe la vera fonte degli effetti voluti dalle parti (fino a negare la natura negoziale del definitivo)?L’Autore, propendendo per la seconda tesi, giunge a spiegare e restituire coerenza al c.d. preliminare ad effetti anticipati, che dunque costituirebbe la fonte degli effetti, i quali derivano pertanto da una fattispecie già esistente (il preliminare), non già da una futura non ancora conclusa (il definitivo). [...]
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