Nell’ambito degli studi sul periodo rivoluzionario 1789-1799, notevole interesse hanno assunto in Italia negli ultimi decenni le indagini sugli atteggiamenti che il mondo religioso ebbe di fronte alla Rivoluzione francese. Il saggio ricostruisce le aperture del cattolicesimo verso i nuovi regimi politici instauratisi in seguito all’entrata in Italia delle armate napoleoniche, mostrando la sua disponibilità non solo a dialogare con essi, ma anche a sostenerli. L’idea di una possibile correlazione tra politica e religione, tra fede e rivoluzione appare a molti senz’altro più vantaggiosa del separatismo francese. La ragione della nascita della corrente del cattolicesimo democratico è da ricercare soprattutto in un nuovo atteggiamento della Chiesa, a partire dalla metà del 1796, diretto a ricomporre il contrasto con la Francia rivoluzionaria. Abbandonata la politica dell’urto frontale, il solo e fondamentale obiettivo della curia pontificia è quello, se non proprio di ripristinare l’antica alleanza tra trono e altare, almeno di cercare un accordo che sancisca la rinascita della religione cattolica e il suo riconoscimento come religione di Stato.[...]
Religione e democrazia nel triennio repubblicano 1796-1799
CARLETTI, Gabriele
2012-01-01
Abstract
Nell’ambito degli studi sul periodo rivoluzionario 1789-1799, notevole interesse hanno assunto in Italia negli ultimi decenni le indagini sugli atteggiamenti che il mondo religioso ebbe di fronte alla Rivoluzione francese. Il saggio ricostruisce le aperture del cattolicesimo verso i nuovi regimi politici instauratisi in seguito all’entrata in Italia delle armate napoleoniche, mostrando la sua disponibilità non solo a dialogare con essi, ma anche a sostenerli. L’idea di una possibile correlazione tra politica e religione, tra fede e rivoluzione appare a molti senz’altro più vantaggiosa del separatismo francese. La ragione della nascita della corrente del cattolicesimo democratico è da ricercare soprattutto in un nuovo atteggiamento della Chiesa, a partire dalla metà del 1796, diretto a ricomporre il contrasto con la Francia rivoluzionaria. Abbandonata la politica dell’urto frontale, il solo e fondamentale obiettivo della curia pontificia è quello, se non proprio di ripristinare l’antica alleanza tra trono e altare, almeno di cercare un accordo che sancisca la rinascita della religione cattolica e il suo riconoscimento come religione di Stato.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.