Il contributo esplora il potenziale dell’Industria 5.0 come leva per affrontare le sfide globali legate alla crisi climatica, alle diseguaglianze territoriali e alla trasformazione dei processi produttivi. In un contesto segnato dalla Twin Transition – digitale e verde – l’articolo propone una riflessione sulla co-progettazione territoriale come approccio integrato capace di unire innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e giustizia sociale. Attraverso riferimenti teorici come la Doughnut Economics di Kate Raworth e iniziative internazionali come il progetto Re-Circle dell’OCSE, si evidenzia il ruolo centrale della geografia nel ripensare i modelli di sviluppo e la distribuzione degli impatti ambientali. Il testo analizza inoltre il contributo di tecnologie abilitanti, come i Digital Twin urbani e le soluzioni offerte da aziende come AVEVA, nel promuovere modelli produttivi circolari e umanocentrici. Si sostiene che solo integrando competenze territoriali e strumenti digitali sarà possibile costruire un futuro rigenerativo e inclusivo.
Geografia v/s Ecologia: l’Industria 5.0 e la co-progettazione territoriale
Erika Di Nicola
In corso di stampa
Abstract
Il contributo esplora il potenziale dell’Industria 5.0 come leva per affrontare le sfide globali legate alla crisi climatica, alle diseguaglianze territoriali e alla trasformazione dei processi produttivi. In un contesto segnato dalla Twin Transition – digitale e verde – l’articolo propone una riflessione sulla co-progettazione territoriale come approccio integrato capace di unire innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e giustizia sociale. Attraverso riferimenti teorici come la Doughnut Economics di Kate Raworth e iniziative internazionali come il progetto Re-Circle dell’OCSE, si evidenzia il ruolo centrale della geografia nel ripensare i modelli di sviluppo e la distribuzione degli impatti ambientali. Il testo analizza inoltre il contributo di tecnologie abilitanti, come i Digital Twin urbani e le soluzioni offerte da aziende come AVEVA, nel promuovere modelli produttivi circolari e umanocentrici. Si sostiene che solo integrando competenze territoriali e strumenti digitali sarà possibile costruire un futuro rigenerativo e inclusivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


