Questo contributo rappresenta un'opportunità di riflessione sul concetto di sostenibilità associato al turismo. Come sottolineato dal politologo del turismo Von Jörn W Mundt nel 2011, parlare di turismo sostenibile è come “aprire una scatola di cibo e trovarla piena di vermi”. La metafora rende bene l'idea della complessità legata a questa combinazione di termini. Infatti, il turismo e la sostenibilità potrebbero apparire come due dimensioni diametralmente opposte, soprattutto se considerate nell'ambito di una poli>ca finalizzata a promuovere la giustizia ambientale e sociale. Come l'industria e altri se8ori economici ispira> al neoliberismo, il turismo è spesso avido di risorse naturali non rinnovabili (in particolare acqua e suolo) e genera un'eccessiva emissione di gas climalteranti, oltre ad essere spesso causa di conflitti sociali. Pertanto, è insostenibile per definizione. Da quando la UNWTO organizzò la prima conferenza annuale sul rapporto tra turismo e cambiamento climatico, sono passati vent'anni e sempre più chiaramente si è compreso il significativo legame reciproco tra i due termini di questo binomio. Lo sviluppo accelerato della società mobiletica, in parte collegato alle economie low-cost, ha fatto emergere con crescente preoccupazione come l'aumento dei viaggi aerei e degli spostamenti per attività turistiche verso e all'interno delle destinazioni sia una delle principali cause dell'aumento delle emissioni di gas serra. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici a livello globale stanno avendo e avranno un impatto diretto su molte destinazioni turistiche, soprattutto in ambienti particolarmente fragili come le coste e le aree montane. Tuttavia, le aporie connesse al turismo sostenibile vanno oltre le già note preoccupazioni ambientali e riguardano anche aspetti legati alla giustizia sociale e alla sostenibilità culturale. Ad esempio, il dibattito sull'overtourism, correlato all'aumento dell'interesse dei viaggiatori per le aree naturali, ha evidenziato le gravi criticità legate alla massiccia presenza di turisti e alle possibili tensioni che questi cambiamenti possono generare nell'accoglienza delle comunità locali. La giustizia sociale, alla base della sostenibilità, dovrebbe guidare i processi di sviluppo per garantire l'uguaglianza e l'equità nella distribuzione delle risorse, delle opportunità e dei benefici all'interno delle comunità ospitanti, coinvolgendole nelle decisioni riguardano lo sviluppo infrastrutturale (materiale ed immateriale) delle destinazioni.

Turismo sostenibile: aporie di una categoria

Rita Salvatore
2024-01-01

Abstract

Questo contributo rappresenta un'opportunità di riflessione sul concetto di sostenibilità associato al turismo. Come sottolineato dal politologo del turismo Von Jörn W Mundt nel 2011, parlare di turismo sostenibile è come “aprire una scatola di cibo e trovarla piena di vermi”. La metafora rende bene l'idea della complessità legata a questa combinazione di termini. Infatti, il turismo e la sostenibilità potrebbero apparire come due dimensioni diametralmente opposte, soprattutto se considerate nell'ambito di una poli>ca finalizzata a promuovere la giustizia ambientale e sociale. Come l'industria e altri se8ori economici ispira> al neoliberismo, il turismo è spesso avido di risorse naturali non rinnovabili (in particolare acqua e suolo) e genera un'eccessiva emissione di gas climalteranti, oltre ad essere spesso causa di conflitti sociali. Pertanto, è insostenibile per definizione. Da quando la UNWTO organizzò la prima conferenza annuale sul rapporto tra turismo e cambiamento climatico, sono passati vent'anni e sempre più chiaramente si è compreso il significativo legame reciproco tra i due termini di questo binomio. Lo sviluppo accelerato della società mobiletica, in parte collegato alle economie low-cost, ha fatto emergere con crescente preoccupazione come l'aumento dei viaggi aerei e degli spostamenti per attività turistiche verso e all'interno delle destinazioni sia una delle principali cause dell'aumento delle emissioni di gas serra. Allo stesso tempo, i cambiamenti climatici a livello globale stanno avendo e avranno un impatto diretto su molte destinazioni turistiche, soprattutto in ambienti particolarmente fragili come le coste e le aree montane. Tuttavia, le aporie connesse al turismo sostenibile vanno oltre le già note preoccupazioni ambientali e riguardano anche aspetti legati alla giustizia sociale e alla sostenibilità culturale. Ad esempio, il dibattito sull'overtourism, correlato all'aumento dell'interesse dei viaggiatori per le aree naturali, ha evidenziato le gravi criticità legate alla massiccia presenza di turisti e alle possibili tensioni che questi cambiamenti possono generare nell'accoglienza delle comunità locali. La giustizia sociale, alla base della sostenibilità, dovrebbe guidare i processi di sviluppo per garantire l'uguaglianza e l'equità nella distribuzione delle risorse, delle opportunità e dei benefici all'interno delle comunità ospitanti, coinvolgendole nelle decisioni riguardano lo sviluppo infrastrutturale (materiale ed immateriale) delle destinazioni.
2024
978-88-85431-86-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/156401
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