La cultura non è figlia del lavoro ma dello sportsuggeriva José Ortega y Gasset. L’itinerario proposto dal volume muove da una ricognizione dedi- cata alla produzione sul tema dello sport e del tempo libero che si sviluppa in origine nelle aree linguistiche anglosassone, francese e tedesca, al fine di una contestualizzazione delle tracce reperibili in Italia. Vengono ricordate e riportate, in proposito, le intuizioni sul tema di uno studioso come Achille Ardigò; intuizioni alle quali si possono legittimamente aggiungere quelle, seppure poco sistematiche, di altri esploratori del pia- neta sport. La ricerca in questo campo, infatti, rappresenta ancora una sfida al modello accademico-disciplinare vigente perché non esiste nessun feno- meno sociale votato, come lo sport, a violare i confini dell’accademia e a infrangerne gli steccati. Il progressivo insediamento nel panorama più ampio delle scienze sociali della tematica sportiva è ricostruito muovendo anche dall’analisi del caso italiano e dei suoi tratti distintivi. Ne emerge una rappresentazione originale di quella fase di progressiva legittimazione scientifica della ricerca di settore che coincide con la progressiva emancipazione della cultura nazionale dalla soffocante eredità dell’idealismo e del formalismo giuridico. Il sofferto e tar- divo riconoscimento del fenomeno sportivo come “fatto sociale” rappre- senta così una sorta di passaggio d’epoca. Il testo evidenzia i caratteri peculiari, ma anche le distinzioni e i dissensi, cha accompagnano il travagliato insediamento del fenomeno sportivo in Italia, nel contesto della tarda modernità e poi della transizione alla postmo- dernità. Vuole essere un contributo per ripercorrere e aggiornare l’analisi della produzione scientifica italiana sul tema, collocandone le radici nei più estesi processi di internazionalizzazione e di globalizzazione, di cui il testo di Ardigò è puntuale testimonianza.
TRACCE PER UNA SOCIOLOGIA DELLO SPORT IN ITALIA: 1948-1962
nico bortoletto
2024-01-01
Abstract
La cultura non è figlia del lavoro ma dello sportsuggeriva José Ortega y Gasset. L’itinerario proposto dal volume muove da una ricognizione dedi- cata alla produzione sul tema dello sport e del tempo libero che si sviluppa in origine nelle aree linguistiche anglosassone, francese e tedesca, al fine di una contestualizzazione delle tracce reperibili in Italia. Vengono ricordate e riportate, in proposito, le intuizioni sul tema di uno studioso come Achille Ardigò; intuizioni alle quali si possono legittimamente aggiungere quelle, seppure poco sistematiche, di altri esploratori del pia- neta sport. La ricerca in questo campo, infatti, rappresenta ancora una sfida al modello accademico-disciplinare vigente perché non esiste nessun feno- meno sociale votato, come lo sport, a violare i confini dell’accademia e a infrangerne gli steccati. Il progressivo insediamento nel panorama più ampio delle scienze sociali della tematica sportiva è ricostruito muovendo anche dall’analisi del caso italiano e dei suoi tratti distintivi. Ne emerge una rappresentazione originale di quella fase di progressiva legittimazione scientifica della ricerca di settore che coincide con la progressiva emancipazione della cultura nazionale dalla soffocante eredità dell’idealismo e del formalismo giuridico. Il sofferto e tar- divo riconoscimento del fenomeno sportivo come “fatto sociale” rappre- senta così una sorta di passaggio d’epoca. Il testo evidenzia i caratteri peculiari, ma anche le distinzioni e i dissensi, cha accompagnano il travagliato insediamento del fenomeno sportivo in Italia, nel contesto della tarda modernità e poi della transizione alla postmo- dernità. Vuole essere un contributo per ripercorrere e aggiornare l’analisi della produzione scientifica italiana sul tema, collocandone le radici nei più estesi processi di internazionalizzazione e di globalizzazione, di cui il testo di Ardigò è puntuale testimonianza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.