Il problema che solleva l'annuncio della "morte di Dio" di F. Nietzsche non è tanto la presa di coscienza della morte del Dio di una religione, quanto la vertigine e l’abisso che tale morte lascia dietro di sé, un’ombra che si allunga sulla terra come un velo di crepuscolo. Un Dio che si lascia uccidere denota quasi l’essere giunti all’ultimo stadio di ciò che poteva compiersi per mano dell’uomo, e dunque questa auto-causazione del divino dice contestualmente di un suo svuotamento dell’umano. Non si tratta quindi semplicemente di una transizione dall’esistenza alla non esistenza di Dio, ma siamo di fronte quasi ad un suo compimento: Dio con la sua morte si compie, ma si compie anche il superamento dell'uomo, e il superamento e la trasvalutazione di tutti i valori in cui ha creduto .
La "morte di Dio" e la teologia del XX secolo tra nichilismo e secolarizzazione
F. RICCI
2024-01-01
Abstract
Il problema che solleva l'annuncio della "morte di Dio" di F. Nietzsche non è tanto la presa di coscienza della morte del Dio di una religione, quanto la vertigine e l’abisso che tale morte lascia dietro di sé, un’ombra che si allunga sulla terra come un velo di crepuscolo. Un Dio che si lascia uccidere denota quasi l’essere giunti all’ultimo stadio di ciò che poteva compiersi per mano dell’uomo, e dunque questa auto-causazione del divino dice contestualmente di un suo svuotamento dell’umano. Non si tratta quindi semplicemente di una transizione dall’esistenza alla non esistenza di Dio, ma siamo di fronte quasi ad un suo compimento: Dio con la sua morte si compie, ma si compie anche il superamento dell'uomo, e il superamento e la trasvalutazione di tutti i valori in cui ha creduto .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.