Nel primo scorcio del Ventunesimo secolo il dibattito internazionale sui rapporti fra ricerca scientifica e ricerca artistica ha subìto una manifesta accelerazione. In Italia tale rinnovata energia si è concentrata con peculiare attenzione sull’ambito musicale, determinando un infittirsi di occasioni di approfondimento nelle università e nelle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM). Spesso si è trattato di autoanalisi interessanti, ma pur sempre endogene. Nei più rari casi di confronto plurimo non sono mancati disequilibri e residui antagonismi. Data la sua strategica centralità, il tema merita, invece, un atteggiamento responsabile, garantito dall’equidistanza e dal rispetto fra i soggetti coinvolti. È nell’interesse di ognuno non solo favorire opportunità di focalizzazione teorica, ma anche uscire dalla zona di comodo creando le condizioni per avviare progetti, attraverso i quali sperimentare in concreto forme innovative di collaborazione e di restituzione musicale. Dalla creazione di comitati scientifici interistituzionali, sino alla attivazione di dottorati o di percorsi formativi condivisi, in questa fase ogni iniziativa contribuisce, infatti, a dimostrare quali notevoli benefici possano derivare dalla convinta sinergia fra le realtà in gioco. Come in tutte le fasi di accelerazione, documentabili anche nelle epoche passate, da un lato è indispensabile guardare verso obiettivi alti ma, da un altro lato, è importante non dimenticare i passi compiuti, per poterli valutare, mettere a sistema e storicizzare, sfuggendo alla sindrome ‘dell’anno zero’, ovvero alla sensazione di perenne vuoto da riempire ex novo. Guardando retrospettivamente e all’oggi, i principali assi attorno ai quali si articola la discussione sono almeno quattro: primo, la definizione stessa di ricerca artistica; secondo, il possibile dialogo fra paradigmi scientifico e artistico; terzo, i vantaggi - culturale, professionale e sociale - derivanti dalla sinergia fra le due declinazioni di impegno, intellettuale e artistico; quarto, il contributo che la cosciente interrelazione fra diversi approcci può apportare al tema del contrasto al rischio culturale. In ideale collegamento con le riflessioni passate, verranno presentate esperienze applicative realizzate o in corso d’opera.

Ricerca scientifica e artistica: relazioni possibili e necessarie per la costruzione delle professioni musicali

Besutti Paola
2024-01-01

Abstract

Nel primo scorcio del Ventunesimo secolo il dibattito internazionale sui rapporti fra ricerca scientifica e ricerca artistica ha subìto una manifesta accelerazione. In Italia tale rinnovata energia si è concentrata con peculiare attenzione sull’ambito musicale, determinando un infittirsi di occasioni di approfondimento nelle università e nelle istituzioni dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM). Spesso si è trattato di autoanalisi interessanti, ma pur sempre endogene. Nei più rari casi di confronto plurimo non sono mancati disequilibri e residui antagonismi. Data la sua strategica centralità, il tema merita, invece, un atteggiamento responsabile, garantito dall’equidistanza e dal rispetto fra i soggetti coinvolti. È nell’interesse di ognuno non solo favorire opportunità di focalizzazione teorica, ma anche uscire dalla zona di comodo creando le condizioni per avviare progetti, attraverso i quali sperimentare in concreto forme innovative di collaborazione e di restituzione musicale. Dalla creazione di comitati scientifici interistituzionali, sino alla attivazione di dottorati o di percorsi formativi condivisi, in questa fase ogni iniziativa contribuisce, infatti, a dimostrare quali notevoli benefici possano derivare dalla convinta sinergia fra le realtà in gioco. Come in tutte le fasi di accelerazione, documentabili anche nelle epoche passate, da un lato è indispensabile guardare verso obiettivi alti ma, da un altro lato, è importante non dimenticare i passi compiuti, per poterli valutare, mettere a sistema e storicizzare, sfuggendo alla sindrome ‘dell’anno zero’, ovvero alla sensazione di perenne vuoto da riempire ex novo. Guardando retrospettivamente e all’oggi, i principali assi attorno ai quali si articola la discussione sono almeno quattro: primo, la definizione stessa di ricerca artistica; secondo, il possibile dialogo fra paradigmi scientifico e artistico; terzo, i vantaggi - culturale, professionale e sociale - derivanti dalla sinergia fra le due declinazioni di impegno, intellettuale e artistico; quarto, il contributo che la cosciente interrelazione fra diversi approcci può apportare al tema del contrasto al rischio culturale. In ideale collegamento con le riflessioni passate, verranno presentate esperienze applicative realizzate o in corso d’opera.
2024
979-12-81233-03-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/150605
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