Il contributo dei cardinali di Santa Romana Chiesa al sistema dell’arte capitolino di primo settecento: il caso di studio del cardinale Troiano Acquaviva (1696-1747)

Il cardinale Acquaviva (1696-1747), di origine abruzzese ma in definitiva romano a quasi tutti gli effetti, raggiunse una posizione molto elevata in seno alla gerarchia ecclesiastica. Questa figura risulta di grande interesse per le arti e ancor più per le arti visuali. Essa aiuta a comprendere e a definire in termini storicamente concreti il sistema delle arti e ancor più alcune logiche del collezionismo dei cardinali sia nello stretto periodo questione, ovvero fra gli anni venti e gli anni quaranta del diciottesimo secolo, sia in una fase di respiro più ampio e cadenzato. L’azione di Acquaviva a beneficio della pittura, della scultura e delle arti applicate indica la strada per capire come e perché il cardinale stesso e l’intero Sacro Collegio con lui intendessero quali ragioni di ordine tanto estetico quanto economico regolassero le azioni del commissionare e collezionare.