L’obiettivo di questo contributo è di esaminare – attraverso lo studio della documentazione scritta e del dato materiale disponibile – il contesto architettonico ascrivibile ai palazzi pubblici della Firenze bassomedievale (XIII e XIV sec). Per ciascuno dei casi verrà analizzato il momento in cui avviene il cambiamento che porta l’istituzione di provenienza a scegliere una sede fissa rispetto ad una soluzione d’affitto temporanea. Per quanto riguarda le delibere ufficiali, nel corso del XIII secolo si assiste infatti al passaggio che va dall’uso di case private o piccole chiese alla presenza di un primo palazzo comunale nel 1208. Alla distruzione dell’edificio (1236) non segue tuttavia la costruzione di una nuova struttura per il podestà, che torna dunque in affitto da privati fino alla creazione del futuro Bargello (1255) per mano del governo primo-popolare (1250-1260). Lo stesso iter viene compiuto dal governo delle Arti (ex 1282), che passa da un iniziale impiego della Torre della Castagna alla creazione della propria sede, il Palagio dei Priori, a partire dal 1299. Questi casi verranno dunque analizzati al fine di capire quali siano i vari risvolti cui si deve questo radicale cambiamento di mentalità, che segna la fine del nomadismo istituzionale cittadino e l’inizio di una nuova concezione politica.
La fine del nomadismo istituzionale nella Firenze bassomedievale: il caso dei palazzi pubblici (XIII-XIV sec.)
Fregoso
2021-01-01
Abstract
L’obiettivo di questo contributo è di esaminare – attraverso lo studio della documentazione scritta e del dato materiale disponibile – il contesto architettonico ascrivibile ai palazzi pubblici della Firenze bassomedievale (XIII e XIV sec). Per ciascuno dei casi verrà analizzato il momento in cui avviene il cambiamento che porta l’istituzione di provenienza a scegliere una sede fissa rispetto ad una soluzione d’affitto temporanea. Per quanto riguarda le delibere ufficiali, nel corso del XIII secolo si assiste infatti al passaggio che va dall’uso di case private o piccole chiese alla presenza di un primo palazzo comunale nel 1208. Alla distruzione dell’edificio (1236) non segue tuttavia la costruzione di una nuova struttura per il podestà, che torna dunque in affitto da privati fino alla creazione del futuro Bargello (1255) per mano del governo primo-popolare (1250-1260). Lo stesso iter viene compiuto dal governo delle Arti (ex 1282), che passa da un iniziale impiego della Torre della Castagna alla creazione della propria sede, il Palagio dei Priori, a partire dal 1299. Questi casi verranno dunque analizzati al fine di capire quali siano i vari risvolti cui si deve questo radicale cambiamento di mentalità, che segna la fine del nomadismo istituzionale cittadino e l’inizio di una nuova concezione politica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.