Nel settembre 1840 veniva chiesta, mediante una lettera, l’ammissione al Liceo musicale di Bologna per un aspirante allievo di composizione diciassettenne. Il richiedente non era un genitore qualsiasi, ma un musicista, dettaglio questo non trascurabile. Il nome del «celeberrimo Maestro Mercadante», quale possibile futuro docente di contrappunto, viene esplicitamente menzionato quasi a caldeggiare, facendo leva sulla esperienza professionale dello scrivente, una decisione aleggiante, ma ancora in divenire. La missiva lascia intendere che la scelta del luogo di formazione per un giovane e promettente figlio d’arte dipendesse anche dal reclutamento del futuro maestro di contrappunto selezionato dall’istituzione, in questo caso specifico dal Liceo musicale di Bologna. La lettera, opportunamente contestualizzata e attorniata da altra documentazione congruente, stimola diversi interrogativi: qual era a questa altezza cronologica (1840) la reputazione di Mercadante ‘docente’, rispetto a quella di Mercadante ‘compositore’? Qual era il sistema della formazione musicale in centri lontani da Napoli? L’obiettivo del contributo non è dunque solo quello di contribuire, seppur in minima parte, agli studi biografici sul maestro di Altamura, ma anche di lanciare uno sguardo sulla cultura musicale e formativa nell’Italia di metà Ottocento.

‘Essere possa nominato Maestro di contrappunto’: reputazione del ‘celeberrimo Mercadante’ prima della nomina al Conservatorio di Napoli

Besutti P.
2022-01-01

Abstract

Nel settembre 1840 veniva chiesta, mediante una lettera, l’ammissione al Liceo musicale di Bologna per un aspirante allievo di composizione diciassettenne. Il richiedente non era un genitore qualsiasi, ma un musicista, dettaglio questo non trascurabile. Il nome del «celeberrimo Maestro Mercadante», quale possibile futuro docente di contrappunto, viene esplicitamente menzionato quasi a caldeggiare, facendo leva sulla esperienza professionale dello scrivente, una decisione aleggiante, ma ancora in divenire. La missiva lascia intendere che la scelta del luogo di formazione per un giovane e promettente figlio d’arte dipendesse anche dal reclutamento del futuro maestro di contrappunto selezionato dall’istituzione, in questo caso specifico dal Liceo musicale di Bologna. La lettera, opportunamente contestualizzata e attorniata da altra documentazione congruente, stimola diversi interrogativi: qual era a questa altezza cronologica (1840) la reputazione di Mercadante ‘docente’, rispetto a quella di Mercadante ‘compositore’? Qual era il sistema della formazione musicale in centri lontani da Napoli? L’obiettivo del contributo non è dunque solo quello di contribuire, seppur in minima parte, agli studi biografici sul maestro di Altamura, ma anche di lanciare uno sguardo sulla cultura musicale e formativa nell’Italia di metà Ottocento.
2022
978-88-98528-12-7
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