I1 carcinoma epatocellulare rappresenta una patologia rara nella specie canina (incidenza inferioreall'l%) ed il caso clinico oggetto del presente studio offi-e, da un lato, un esempio unicodell'importanza dell'esame ultrastmtturale nella caratterizzazione morfologica dei corpi inclusiintracitoplasmatici osservati nelle cellule neoplastiche - mai descritti nel cane - e, dall'altro, unospunto interessante per un approccio comparativo in chiave di "diagnosi differenzialeultrastrutturale" con analoghe lesioni nell'uomo.Un cane Yorkshire Terrier di 13 anni con letargia, disoressia e lieve polidipsia e parametriematobiochimici indicativi di una epatopatia (aumento delle concentrazioni sieriche di ALT, AST,ALP) presentava ecograficamente una neoformazione di origine epatica, diagnosticataistologicarnente come carcinoma epatocellulare di tipo trabecolare. Una caratteristica interessantedelle cellule neoplastiche era la presenza di corpi rotondeggianti eosinofilic, di circa 5-1 0 micron didiametro, occasionalmente circondati da un alone chiaro. Tali strutture risultavano positive allacolorazione PAS e negative per citocheratine, al-antitripsina, IgG, IgM, fibrinogeno, CEA. Dalpunto di vista ultrastrutturale, gli inclusi citoplasmatici presentavano un aspetto omogeneogranulare elettrondenso ed, in alcuni casi, erano circondati da residui di membrana del RER. Gliinclusi di dimensioni inferiori, con aspetto omogeneo o reticolato della matrice, erano distribuitiall'interno delle cisterne dilatate del RER.In base alle caratteristiche ultrastmtturali descritte, tali inclusi sono stati definiti come corpiialini globulari (Kojiro, 2006) o granuli intracistemali (Ghadially, 1997). L'esame ultrastrutturale,associato ai risultati istochimici ed irnmunoistochimici, ha consentito di escludere i corpi diMallory, i corpi ialini fibrillari, i corpi pallidi ("pale bodies") ed i globuli contenenti al antitripsinadescritti nei carcinomi epatici dell'uomo. Le caratteristiche ultrastmtturali degli inclusicitoplasmatici osservati nel caso clinico in esame indicano, quindi, l'accumulo di materialeproteinaceo condensato conseguente a malformazioni o disfunzioni del RER e ad alterazioni dellasecrezione proteica da parte delle cellule neoplastiche.[...]

Caratterizzazione diagnostica ultrastrutturale dei corpi ialini citoplasmatici in un caso di carcinoma epatocellulare canino

PALMIERI, CHIARA;DELLA SALDA, Leonardo
2011-01-01

Abstract

I1 carcinoma epatocellulare rappresenta una patologia rara nella specie canina (incidenza inferioreall'l%) ed il caso clinico oggetto del presente studio offi-e, da un lato, un esempio unicodell'importanza dell'esame ultrastmtturale nella caratterizzazione morfologica dei corpi inclusiintracitoplasmatici osservati nelle cellule neoplastiche - mai descritti nel cane - e, dall'altro, unospunto interessante per un approccio comparativo in chiave di "diagnosi differenzialeultrastrutturale" con analoghe lesioni nell'uomo.Un cane Yorkshire Terrier di 13 anni con letargia, disoressia e lieve polidipsia e parametriematobiochimici indicativi di una epatopatia (aumento delle concentrazioni sieriche di ALT, AST,ALP) presentava ecograficamente una neoformazione di origine epatica, diagnosticataistologicarnente come carcinoma epatocellulare di tipo trabecolare. Una caratteristica interessantedelle cellule neoplastiche era la presenza di corpi rotondeggianti eosinofilic, di circa 5-1 0 micron didiametro, occasionalmente circondati da un alone chiaro. Tali strutture risultavano positive allacolorazione PAS e negative per citocheratine, al-antitripsina, IgG, IgM, fibrinogeno, CEA. Dalpunto di vista ultrastrutturale, gli inclusi citoplasmatici presentavano un aspetto omogeneogranulare elettrondenso ed, in alcuni casi, erano circondati da residui di membrana del RER. Gliinclusi di dimensioni inferiori, con aspetto omogeneo o reticolato della matrice, erano distribuitiall'interno delle cisterne dilatate del RER.In base alle caratteristiche ultrastmtturali descritte, tali inclusi sono stati definiti come corpiialini globulari (Kojiro, 2006) o granuli intracistemali (Ghadially, 1997). L'esame ultrastrutturale,associato ai risultati istochimici ed irnmunoistochimici, ha consentito di escludere i corpi diMallory, i corpi ialini fibrillari, i corpi pallidi ("pale bodies") ed i globuli contenenti al antitripsinadescritti nei carcinomi epatici dell'uomo. Le caratteristiche ultrastmtturali degli inclusicitoplasmatici osservati nel caso clinico in esame indicano, quindi, l'accumulo di materialeproteinaceo condensato conseguente a malformazioni o disfunzioni del RER e ad alterazioni dellasecrezione proteica da parte delle cellule neoplastiche.[...]
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