La beatitudine huius vite è il tema attorno al quale ruota lʼintera speculazione filosofica di Dante. Contrariamente a quanti sostengono lʼesistenza nellʼuomo di un solo fine ultimo, la beatitudine eterna, in funzione della quale egli ordina lʼintera sua vita e predispone ogni altro suo fine, Dante afferma lʼesistenza anche di un fine naturale, la felicità terrena, alla quale riconosce piena dignità e completa autonomia. Una felicità che lʼuomo potrà conseguire per «phylosophica documenta», per mezzo cioè degli insegnamenti filosofici, ed è la sola a cui egli può realisticamente aspirare in vita. Condizione necessaria perché l'uomo raggiunga la piena capacità intellettiva è la pace la quale potrà essere garantita dall’istituzione di una Monarchia universale in cui lʼimperatore è il solo, attraverso la sua azione, in grado di tenere a freno ogni desiderio di conquista. Due fini, terreno e ultraterreno, per i quali sono concepiti due poteri, temporale e spirituale, ciascuno sovrano e indipendente nel proprio ambito, poiché entrambi trovano origine direttamente da Dio, che è il creatore dell'universo.
La beatitudine "huius vite"
Carletti Gabriele
2022-01-01
Abstract
La beatitudine huius vite è il tema attorno al quale ruota lʼintera speculazione filosofica di Dante. Contrariamente a quanti sostengono lʼesistenza nellʼuomo di un solo fine ultimo, la beatitudine eterna, in funzione della quale egli ordina lʼintera sua vita e predispone ogni altro suo fine, Dante afferma lʼesistenza anche di un fine naturale, la felicità terrena, alla quale riconosce piena dignità e completa autonomia. Una felicità che lʼuomo potrà conseguire per «phylosophica documenta», per mezzo cioè degli insegnamenti filosofici, ed è la sola a cui egli può realisticamente aspirare in vita. Condizione necessaria perché l'uomo raggiunga la piena capacità intellettiva è la pace la quale potrà essere garantita dall’istituzione di una Monarchia universale in cui lʼimperatore è il solo, attraverso la sua azione, in grado di tenere a freno ogni desiderio di conquista. Due fini, terreno e ultraterreno, per i quali sono concepiti due poteri, temporale e spirituale, ciascuno sovrano e indipendente nel proprio ambito, poiché entrambi trovano origine direttamente da Dio, che è il creatore dell'universo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.