La rete telematica di comunicazione con il sistema denominato «world wide web», generalmente noto con il termine internet, consiste in una serie di protocolli informatici in grado di consentire la diffusione di qualsiasi informazione digitale attraverso una griglia di interconnessioni di comunicazione a livello mondiale tra tutti i computer collegati. L'avvento di internet, unitamente alla possibilità offerta dalla tecnica informatica di «digitalizzare» (ovvero di trasformare in forma binaria leggibile da un qualsiasi computer) molte opere dell’ingegno, quali musica, film, immagini, libri ha consentito la combinazione di alcune tipiche forme di utilizzazione dei lavori creativi, generalmente tutelati con i diritti di proprietà intellettuale, quali la riproduzione e la diffusione. In tal modo internet ha creato i presupposti per lo sviluppo di una nuova forma di sfruttamento delle opere dell'ingegno. Tuttavia, un sistema di comunicazione reticolare - in cui ogni collegamento ha la possibilità concreta di ricevere e trasmettere informazioni di qualsiasi natura – costituisce un veicolo non solo per l'individuazione di un'ulteriore forma di utilizzazione lecita della proprietà intellettuale a vantaggio dei titolari dei diritti, ma rappresenta anche un facile mezzo attraverso il quale è possibile realizzare violazioni su larga scala. La ricostruzione di possibili forme di «vicarious liability» nell’ambiente comunicativo di internet ha avuto come principale oggetto di studio la fornitura dell'accesso alla rete agli utenti da parte dell'internet service provider, noto anche con l’acronimo ISP. L’ISP fornisce al proprio cliente la connessione ad internet, offrendo a quest’ultimo anche ulteriori servizi come la posta elettronica, lo scambio di file, e nel caso di gestione di un sito web anche la memorizzazione delle pagine elettroniche che restano on line. Le riflessioni interpretative all’indomani dell’avvento di internet si sono incentrate su una perfetta equiparazione del provider con la figura dell’editore, tuttavia, le implicazioni tecniche che connotano fortemente l’utilizzo della rete internet hanno comportato inevitabilmente l’abbandono dell’accostamento automatico tra carta stampata e opere digitali diffuse telematicamente. L'analisi di tali aspetti è stata proposta attraverso un'attenta disamina della disciplina della responsabilità dell’ISP posta nella direttiva 2000/31/CE recepita in Italia con il D.Lgs. 9 aprile 2003 n. 70, offrendo, quindi, una panoramica completa del tema trattato anche dal punto di vista giurisprudenziale e dottrinale.

Voce "PROPRIETA' INTELLETTUALE E INTERNET"

SANSEVERINO G
2007-01-01

Abstract

La rete telematica di comunicazione con il sistema denominato «world wide web», generalmente noto con il termine internet, consiste in una serie di protocolli informatici in grado di consentire la diffusione di qualsiasi informazione digitale attraverso una griglia di interconnessioni di comunicazione a livello mondiale tra tutti i computer collegati. L'avvento di internet, unitamente alla possibilità offerta dalla tecnica informatica di «digitalizzare» (ovvero di trasformare in forma binaria leggibile da un qualsiasi computer) molte opere dell’ingegno, quali musica, film, immagini, libri ha consentito la combinazione di alcune tipiche forme di utilizzazione dei lavori creativi, generalmente tutelati con i diritti di proprietà intellettuale, quali la riproduzione e la diffusione. In tal modo internet ha creato i presupposti per lo sviluppo di una nuova forma di sfruttamento delle opere dell'ingegno. Tuttavia, un sistema di comunicazione reticolare - in cui ogni collegamento ha la possibilità concreta di ricevere e trasmettere informazioni di qualsiasi natura – costituisce un veicolo non solo per l'individuazione di un'ulteriore forma di utilizzazione lecita della proprietà intellettuale a vantaggio dei titolari dei diritti, ma rappresenta anche un facile mezzo attraverso il quale è possibile realizzare violazioni su larga scala. La ricostruzione di possibili forme di «vicarious liability» nell’ambiente comunicativo di internet ha avuto come principale oggetto di studio la fornitura dell'accesso alla rete agli utenti da parte dell'internet service provider, noto anche con l’acronimo ISP. L’ISP fornisce al proprio cliente la connessione ad internet, offrendo a quest’ultimo anche ulteriori servizi come la posta elettronica, lo scambio di file, e nel caso di gestione di un sito web anche la memorizzazione delle pagine elettroniche che restano on line. Le riflessioni interpretative all’indomani dell’avvento di internet si sono incentrate su una perfetta equiparazione del provider con la figura dell’editore, tuttavia, le implicazioni tecniche che connotano fortemente l’utilizzo della rete internet hanno comportato inevitabilmente l’abbandono dell’accostamento automatico tra carta stampata e opere digitali diffuse telematicamente. L'analisi di tali aspetti è stata proposta attraverso un'attenta disamina della disciplina della responsabilità dell’ISP posta nella direttiva 2000/31/CE recepita in Italia con il D.Lgs. 9 aprile 2003 n. 70, offrendo, quindi, una panoramica completa del tema trattato anche dal punto di vista giurisprudenziale e dottrinale.
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