Il lavoro si pone l’obiettivo di verificare le possibilità di applicare in ambito economico-aziendale l’approccio, tipicamente linguistico, dell’“analisi del discorso”. Nella ricerca si esplora in che modo l’azienda utilizza il suo linguaggio, che si fonda sulla ragioneria, e in che modo è possibile valutare i risultati testuali che comunica al suo pubblico mediante il reporting finanziario, il reporting non-finanziario e altre forme testuali. In tale direzione si prova anche a individuare le spinte riconducibili alla cosiddetta “svolta linguistica” che premono per un allargamento dei testi contabili codificati (il bilancio di esercizio, una scrittura contabile, un report economico-finanziario e così via), cioè di tutti quei “discorsi” aziendali che sono frutto di costrutti che non si basano solo sulla grammatica della contabilità, ma che includono altri simboli, scritti, elementi visivi, materiali e immateriali, che comunque danno luogo ad un processo di significazione. Una particolare attenzione sarà rivolta alla possibilità, seguendo tale spinta innovativa, di applicare strumenti tipici della ricerca semiotica e dell’analisi del testo, per alcune prime riflessioni che orientano verso una sorta di “filosofia del linguaggio contabile”.

L’analisi del discorso economico-aziendale: prime esplorazioni

Manuel De Nicola
Writing – Original Draft Preparation
2017-01-01

Abstract

Il lavoro si pone l’obiettivo di verificare le possibilità di applicare in ambito economico-aziendale l’approccio, tipicamente linguistico, dell’“analisi del discorso”. Nella ricerca si esplora in che modo l’azienda utilizza il suo linguaggio, che si fonda sulla ragioneria, e in che modo è possibile valutare i risultati testuali che comunica al suo pubblico mediante il reporting finanziario, il reporting non-finanziario e altre forme testuali. In tale direzione si prova anche a individuare le spinte riconducibili alla cosiddetta “svolta linguistica” che premono per un allargamento dei testi contabili codificati (il bilancio di esercizio, una scrittura contabile, un report economico-finanziario e così via), cioè di tutti quei “discorsi” aziendali che sono frutto di costrutti che non si basano solo sulla grammatica della contabilità, ma che includono altri simboli, scritti, elementi visivi, materiali e immateriali, che comunque danno luogo ad un processo di significazione. Una particolare attenzione sarà rivolta alla possibilità, seguendo tale spinta innovativa, di applicare strumenti tipici della ricerca semiotica e dell’analisi del testo, per alcune prime riflessioni che orientano verso una sorta di “filosofia del linguaggio contabile”.
2017
978-88-6344-695-1
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