Abstract (It) La Regione Abruzzo, nel corso degli anni, ha emanato disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabocchi della costa abruzzese. Con ciò canonizzando e attribuendo una qualificazione giuridica all’opera d’ingegno e al comportamento plurisecolare di una determinata popolazione, che ha tramandato nel tempo una peculiare tecnica di pesca mediante la costruzione di manufatti leggeri di legno poggiati sugli scogli affioranti sul demanio marittimo. Il più recente intervento legislativo regionale di valorizzazione, avallato oggi dalla Corte Costituzionale, ha contribuito a fare chiarezza sullo statuto giuridico e sul regime ammnistrativo al cui sono assoggettabili i trabocchi, i quali, viceversa, si possono ritenere sottratti all’applicazione della direttiva Bolkestein circa le procedure di affidamento e la durata delle relative concessioni demaniali marittime. E ciò in quanto la peculiarità e unicità del fenomeno può rientrare tra i motivi imperativi di interesse generale che consentono deroghe quando si tratti di salvaguardia della libertà di espressione dei vari elementi presenti nella società, come accade nel caso della conservazione del patrimonio culturale costituito dai trabocchi e dalla bellezza d’insieme che ha generato, taluni per questo già vincolati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio ancorché rilevi l’adeguamento evolutivo della destinazione d’uso che realizza il principio generale della tutela del patrimonio storico-culturale, essendo rivolta alla sua valorizzazione in funzione di un richiamo turistico regolamentato in guisa appropriata. In sintesi, si tenta di rivisitare lo statuto dei trabocchi, che li sottrarrebbe alle procedure della direttiva Bolkestain sull’affidamento e la durata delle relative concessioni demaniali marittime. Abstract (En) The Regione Abruzzo, over the years, has issued provisions for the recovery and enhancement of the “Trabocchi” of the Abruzzo coast. With this, it has, in fact, canonized and attributed a legal qualification to the works of ingenuity and to the centuries-old behaviour of a certain population, which has handed down over time a peculiar fishing technique through the construction of light wooden artefacts resting on the rocks emerging from the maritime domain. The most recent regional legislative valorization intervention, endorsed by the Constitutional Court, has helped to clarify the legal status and the administrative regime to which the “Trabocchi” are subject, which, vice versa, can be considered removed from the application of the Bookstein directive regarding award procedures and the duration of the related maritime state concessions. This is because the peculiarity and uniqueness of the phenomenon can be among the imperative reasons of general interest that allow derogations when it comes to safeguarding the freedom of expression of the various elements present in society. This is what happens in the case of the preservation of the cultural heritage consisting of the “Trabocchi” and the overall beauty that it has generated: in fact, some of them are already bound for the purposes of the Code of Cultural Heritage and Landscape even if it detects the evolutionary adaptation of the intended use which achieves the general principle of the protection of the historical-cultural heritage, being aimed at its enhancement according to a tourist attraction regulated in an appropriate manner. In short, we seek to revisit the statute of the “Trabocchi” which would subtract them from the procedures of the Bookstein directive on the assignment and duration of the related stateowned maritime concessions.

GLI “IMMAGINIFICI” TRABOCCHI DELLA COSTA ABRUZZESE:UN ESEMPIO DI CONIUGAZIONE “NATIVA” TRA AUTORITÀ E LIBERTÀ

DE CAROLIS
2020-01-01

Abstract

Abstract (It) La Regione Abruzzo, nel corso degli anni, ha emanato disposizioni per il recupero e la valorizzazione dei trabocchi della costa abruzzese. Con ciò canonizzando e attribuendo una qualificazione giuridica all’opera d’ingegno e al comportamento plurisecolare di una determinata popolazione, che ha tramandato nel tempo una peculiare tecnica di pesca mediante la costruzione di manufatti leggeri di legno poggiati sugli scogli affioranti sul demanio marittimo. Il più recente intervento legislativo regionale di valorizzazione, avallato oggi dalla Corte Costituzionale, ha contribuito a fare chiarezza sullo statuto giuridico e sul regime ammnistrativo al cui sono assoggettabili i trabocchi, i quali, viceversa, si possono ritenere sottratti all’applicazione della direttiva Bolkestein circa le procedure di affidamento e la durata delle relative concessioni demaniali marittime. E ciò in quanto la peculiarità e unicità del fenomeno può rientrare tra i motivi imperativi di interesse generale che consentono deroghe quando si tratti di salvaguardia della libertà di espressione dei vari elementi presenti nella società, come accade nel caso della conservazione del patrimonio culturale costituito dai trabocchi e dalla bellezza d’insieme che ha generato, taluni per questo già vincolati ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del paesaggio ancorché rilevi l’adeguamento evolutivo della destinazione d’uso che realizza il principio generale della tutela del patrimonio storico-culturale, essendo rivolta alla sua valorizzazione in funzione di un richiamo turistico regolamentato in guisa appropriata. In sintesi, si tenta di rivisitare lo statuto dei trabocchi, che li sottrarrebbe alle procedure della direttiva Bolkestain sull’affidamento e la durata delle relative concessioni demaniali marittime. Abstract (En) The Regione Abruzzo, over the years, has issued provisions for the recovery and enhancement of the “Trabocchi” of the Abruzzo coast. With this, it has, in fact, canonized and attributed a legal qualification to the works of ingenuity and to the centuries-old behaviour of a certain population, which has handed down over time a peculiar fishing technique through the construction of light wooden artefacts resting on the rocks emerging from the maritime domain. The most recent regional legislative valorization intervention, endorsed by the Constitutional Court, has helped to clarify the legal status and the administrative regime to which the “Trabocchi” are subject, which, vice versa, can be considered removed from the application of the Bookstein directive regarding award procedures and the duration of the related maritime state concessions. This is because the peculiarity and uniqueness of the phenomenon can be among the imperative reasons of general interest that allow derogations when it comes to safeguarding the freedom of expression of the various elements present in society. This is what happens in the case of the preservation of the cultural heritage consisting of the “Trabocchi” and the overall beauty that it has generated: in fact, some of them are already bound for the purposes of the Code of Cultural Heritage and Landscape even if it detects the evolutionary adaptation of the intended use which achieves the general principle of the protection of the historical-cultural heritage, being aimed at its enhancement according to a tourist attraction regulated in an appropriate manner. In short, we seek to revisit the statute of the “Trabocchi” which would subtract them from the procedures of the Bookstein directive on the assignment and duration of the related stateowned maritime concessions.
2020
978-88-9391-964-7
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