Nella lettura dell’esperienza cristiana proposta dall’autrice di questo denso studio, la forma più alta di incontro è costituita all’unione matrimoniale, legame più sublime di alleanza. L’incontro, che si realizza nel matrimonio, è qui studiato in ottica canonistica. Il senso del matrimonio canonico sta nella sua sacramentalità, voluta da Gesù che ha elevato tale unione naturale al piano della sponsalità divina, siglata dall’unione della natura divina con quella umana, tracciata già nel racconto del libro della Genesi. Precipua caratteristica di questo libro è rappresentata dall’interpretazione fedele della prospettiva conciliare, che ripercorre contestualmente le dinamiche caratterizzanti la competenza ecclesiale sul matrimonio, fondata sulla sua naturalità, mostrando chiaramente “la complessità dell’istituto in tutta evidenza”. Tale evidenza è ancora una volta il valore-persona ribadito in una prospettiva ampia ed articolata, sia sul piano giuridico sia su quello filosofico-teologico. Il matrimonio sacramentale, nell’ottica di questo studio, è ancora una possibilità di vivere l’esistenza, scommettendo sul progetto di vita, proposto dalla prospettiva del Vangelo, realizzato nella piena responsabilità relazionale e aperto alla cura della vita, come ampiamente ha mostrato Cristina Dalla Villa (dalla Prefazione di Carmine Matarazzo).
Esperienza cristiana dell’incontro
DALLA VILLA
2021-01-01
Abstract
Nella lettura dell’esperienza cristiana proposta dall’autrice di questo denso studio, la forma più alta di incontro è costituita all’unione matrimoniale, legame più sublime di alleanza. L’incontro, che si realizza nel matrimonio, è qui studiato in ottica canonistica. Il senso del matrimonio canonico sta nella sua sacramentalità, voluta da Gesù che ha elevato tale unione naturale al piano della sponsalità divina, siglata dall’unione della natura divina con quella umana, tracciata già nel racconto del libro della Genesi. Precipua caratteristica di questo libro è rappresentata dall’interpretazione fedele della prospettiva conciliare, che ripercorre contestualmente le dinamiche caratterizzanti la competenza ecclesiale sul matrimonio, fondata sulla sua naturalità, mostrando chiaramente “la complessità dell’istituto in tutta evidenza”. Tale evidenza è ancora una volta il valore-persona ribadito in una prospettiva ampia ed articolata, sia sul piano giuridico sia su quello filosofico-teologico. Il matrimonio sacramentale, nell’ottica di questo studio, è ancora una possibilità di vivere l’esistenza, scommettendo sul progetto di vita, proposto dalla prospettiva del Vangelo, realizzato nella piena responsabilità relazionale e aperto alla cura della vita, come ampiamente ha mostrato Cristina Dalla Villa (dalla Prefazione di Carmine Matarazzo).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.