Traendo spunti dall’opera di Hannah Arendt sul tema dei senza patria, senza terra, e senza diritti, (profughi, apolidi, displaced persons) all’interno del più ampio esame sul "Tramonto dello stato nazionale e fine dei diritti umani", capitolo tra i più studiati e discussi di "Le origini del totalitarismo", ci si ritrova dinnanzi alla questione tutt’ora aperta e irrisolta del rapporto tra diritti umani inalienabili e loro riduzione a meri principi di legalità, cioè disponibili a chi detiene il potere, in balìa di una applicazione incerta e talvolta mancata. E si ripropone anche il tema dell’eguale cittadinanza, che si vorrebbe valida nel contesto dello Stato nazione, ma che perderebbe validità quando lo Stato nazione entra in crisi, o quando uno Stato non è nazionale.
Displaces persons e incertezza dei diritti umani attraverso H. Arendt
RICCi F.
2021-01-01
Abstract
Traendo spunti dall’opera di Hannah Arendt sul tema dei senza patria, senza terra, e senza diritti, (profughi, apolidi, displaced persons) all’interno del più ampio esame sul "Tramonto dello stato nazionale e fine dei diritti umani", capitolo tra i più studiati e discussi di "Le origini del totalitarismo", ci si ritrova dinnanzi alla questione tutt’ora aperta e irrisolta del rapporto tra diritti umani inalienabili e loro riduzione a meri principi di legalità, cioè disponibili a chi detiene il potere, in balìa di una applicazione incerta e talvolta mancata. E si ripropone anche il tema dell’eguale cittadinanza, che si vorrebbe valida nel contesto dello Stato nazione, ma che perderebbe validità quando lo Stato nazione entra in crisi, o quando uno Stato non è nazionale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.