Il volume ricostruisce, anche attraverso fonti archivistiche inedite, l’intenso dibattito pubblicistico che si ebbe, dentro e fuori l’Italia, sul pensiero politico dantesco, alimentando una vera e propria «Dantemania». Nei decenni preunitari, infatti, il poeta fiorentino simboleggiò, soprattutto per i giovani patrioti alla ricerca di quelle radici culturali identitarie da contrapporre alle dominazioni straniere, non solo una delle tante figure profonde o di parentela da cui, nell’immaginario collettivo, discendeva la nazione italiana, ma l’archetipo stesso dell’italiano di ogni epoca. Come in un gioco di specchi – ovviamente deformanti – ciascuno vide nell’exul immeritus l’antesignano delle proprie idee politiche.
Specchi danteschi. Letture politiche di Dante nel Risorgimento.
F. Di Giannatale
2020-01-01
Abstract
Il volume ricostruisce, anche attraverso fonti archivistiche inedite, l’intenso dibattito pubblicistico che si ebbe, dentro e fuori l’Italia, sul pensiero politico dantesco, alimentando una vera e propria «Dantemania». Nei decenni preunitari, infatti, il poeta fiorentino simboleggiò, soprattutto per i giovani patrioti alla ricerca di quelle radici culturali identitarie da contrapporre alle dominazioni straniere, non solo una delle tante figure profonde o di parentela da cui, nell’immaginario collettivo, discendeva la nazione italiana, ma l’archetipo stesso dell’italiano di ogni epoca. Come in un gioco di specchi – ovviamente deformanti – ciascuno vide nell’exul immeritus l’antesignano delle proprie idee politiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.