Obiettivo di questo lavoro è analizzare la predisposizione delle società quotate italiane ad adottare la direttiva 2014/95, rispondendo alla seguente domanda di ricerca: “Ad oggi, quali sono le informazioni richieste dalla nuova direttiva, che vengono già fornite dalle principali società italiane, nella relazione sulla gestione?”. Al fine di rispondere a tale domanda e verificare così l’attuale grado di disclosure compatibile con le richieste della direttiva, abbiamo analizzato il contenuto delle relazioni sulla gestione pubblicate, nei bilanci consolidati 2015, da tutte le società incluse nel MIB40. I risultati consentono di trarre interessanti indicazioni sia per le aziende che saranno obbligate ad adeguarsi alla direttiva esaminata nei bilanci dell’esercizio 2017, che per il legislatore che dovrà procedere alla sua adozione nei diversi Paesi membri. Il lavoro è strutturato come segue: nel paragrafo 2 si offre un inquadramento della letteratura esistente sul tema; nel paragrafo 3 si sintetizzano gli elementi innovativi della direttiva 2014/95 in merito alla disclosure non finanziaria; nel paragrafo 4 si descrive la metodologia adottata ed infine nel paragrafo 5 si presentano e si discutono i risultati della ricerca empirica, facendoli seguire dalle conclusioni.

Tradizione e innovazione della comunicazione non finanziaria: la “prontezza” delle società quotate all’adozione della Direttiva 2014/95/UE

Daniela Mancini
2016-01-01

Abstract

Obiettivo di questo lavoro è analizzare la predisposizione delle società quotate italiane ad adottare la direttiva 2014/95, rispondendo alla seguente domanda di ricerca: “Ad oggi, quali sono le informazioni richieste dalla nuova direttiva, che vengono già fornite dalle principali società italiane, nella relazione sulla gestione?”. Al fine di rispondere a tale domanda e verificare così l’attuale grado di disclosure compatibile con le richieste della direttiva, abbiamo analizzato il contenuto delle relazioni sulla gestione pubblicate, nei bilanci consolidati 2015, da tutte le società incluse nel MIB40. I risultati consentono di trarre interessanti indicazioni sia per le aziende che saranno obbligate ad adeguarsi alla direttiva esaminata nei bilanci dell’esercizio 2017, che per il legislatore che dovrà procedere alla sua adozione nei diversi Paesi membri. Il lavoro è strutturato come segue: nel paragrafo 2 si offre un inquadramento della letteratura esistente sul tema; nel paragrafo 3 si sintetizzano gli elementi innovativi della direttiva 2014/95 in merito alla disclosure non finanziaria; nel paragrafo 4 si descrive la metodologia adottata ed infine nel paragrafo 5 si presentano e si discutono i risultati della ricerca empirica, facendoli seguire dalle conclusioni.
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