Il lavoro affronta i principali nodi problematici dell’istituto del respingimento dello straniero disciplinato dal d. lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico Immigrazione), con particolare attenzione alle situazioni giuridiche soggettive incise dal potere di respingimento e alla relativa tutela, dando atto delle recenti novità normative e verificando se la disciplina vigente offra strumenti di protezione adeguati nei confronti di siffatto potere o vi siano ancora questioni aperte. Data l’attitudine del respingimento ad incidere su situazioni giuridiche soggettive qualificabili non solo come diritti soggettivi, ma senz’altro come diritti umani fondamentali, la relativa disciplina deve misurarsi con principi di rango costituzionale e di livello sovranazionale che rappresentano altrettanti vincoli per il legislatore ordinario. Sotto questo aspetto, la legislazione italiana in materia ha compiuto un percorso significativo grazie alle recenti integrazioni, che hanno rafforzato le garanzie sostanziali e processuali dello straniero nei confronti del provvedimento e della sua esecuzione; tuttavia presenta ancora gravi lacune per quanto riguarda il respingimento in limine e suscita tuttora dubbi di legittimità costituzionale per quanto riguarda il respingimento differito, sotto il duplice profilo della riserva di legge e della riserva di giurisdizione.
Il respingimento dello straniero: un istituto di frontiera tra potere e diritti
Simona D'Antonio
2020-01-01
Abstract
Il lavoro affronta i principali nodi problematici dell’istituto del respingimento dello straniero disciplinato dal d. lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico Immigrazione), con particolare attenzione alle situazioni giuridiche soggettive incise dal potere di respingimento e alla relativa tutela, dando atto delle recenti novità normative e verificando se la disciplina vigente offra strumenti di protezione adeguati nei confronti di siffatto potere o vi siano ancora questioni aperte. Data l’attitudine del respingimento ad incidere su situazioni giuridiche soggettive qualificabili non solo come diritti soggettivi, ma senz’altro come diritti umani fondamentali, la relativa disciplina deve misurarsi con principi di rango costituzionale e di livello sovranazionale che rappresentano altrettanti vincoli per il legislatore ordinario. Sotto questo aspetto, la legislazione italiana in materia ha compiuto un percorso significativo grazie alle recenti integrazioni, che hanno rafforzato le garanzie sostanziali e processuali dello straniero nei confronti del provvedimento e della sua esecuzione; tuttavia presenta ancora gravi lacune per quanto riguarda il respingimento in limine e suscita tuttora dubbi di legittimità costituzionale per quanto riguarda il respingimento differito, sotto il duplice profilo della riserva di legge e della riserva di giurisdizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.