Il porto: l'interfaccia tra terra e mare

The exchanges and interactions between land and sea are produced mainly through thresholds or transition spaces that are sociologically and morphologically configured as boundary lines and in which the liminal form of the sea-ocean is condensed. These places are first and foremost the ports: social constructions that evolve by connecting the most favorable geographical circumstances with the available technological capabilities. The natural conditions given by coves, bays, currents and seabed can only relate to the need to build piers, roads, quays and all the myriad of equipment necessary for port activity. In other words, the formation of commercial networks, more or less structured, political re- lations and navigation technology merge with the possibilities offered by natural environ- ments to build a port socially in a given place, whose functionality changes historically. In any case, ports socially reproduce the liminal nature of the sea and symbolically represent areas of uncertainty whose meaning is fundamental not only for the evolution of modern merchant society, but also for the structuring of contemporary globality. In this sense, ports localize a constant tension between the need for exploitation of maritime commercial networks and marine resources by land-based political power on the one hand, and the threats of destabilization resulting from opening up to the same networks on the other.

Gli scambi e le interazioni tra terra e mare si producono principalmente attraverso delle soglie o degli spazi di transizione che si configurano sociologicamente e mor- fologicamente come delle linee di confine e in cui si condensa la forma liminale del mare-oceano. Questi luoghi sono innanzitutto i porti: costruzioni sociali che evolvo- no raccordando le circostanze geografiche più favorevoli con le capacità tecnologiche disponibili. Le condizioni naturali date da cale, baie, correnti e fondali non possono infatti che relazionarsi alla necessità di costruire moli, strade, banchine e tutta la miriade di attrezzature necessarie all’attività portuale. In altre parole, la formazione di reti commerciali, più o meno strutturate, le relazioni politiche e la tecnologia di navigazione si fondono con le possibilità offerte dagli ambienti naturali di costruire socialmente un porto in un determinato luogo, la cui funzionalità muta storica- mente. In ogni caso, i porti riproducono socialmente la natura liminare del mare e simbolicamente rappresentano zone d’incertezza il cui significato è fondamentale non solo per l’evoluzione della moderna società mercantile, ma anche per la strut- turazione della globalità contemporanea. In questo senso, i porti localizzano una tensione costante tra le esigenze di sfruttamento delle reti commerciali marittime e delle risorse marine da parte del potere politico terrestre da una parte, e le minacce di destabilizzazione derivanti dall’apertura alle medesime reti dall’altra