Dopo la presa di Saigon, il 30 aprile 1975, l’Unione Sovietica metteva seriamente in discussione la supremazia statunitense a livello globale. Henri Kissinger cercò di arginare l’ascesa sovietica attraverso gli accordi con la Cina Popolare e la sottoscrizione dei trattati di Helsinki, che cristallizzavano la divisione in due dell’Europa, pur concedendo un limitato spazio alla protezione dei diritti umani. Di questa apertura approfittò la dissidenza polacca per dar vita ad una nuova esperienza, un movimento di opposizione organizzato. Sostenuti in occidente da gruppi tradizionalmente antisovietici, in particolare nel mondo sindacale, i polacchi diedero vita prima al KOR e quindi, nel 1980, al sindacato indipendente Solidarność. La sola esistenza di una organizzazione operaia indipendente, però, costituiva una critica palese a tutto il sistema socialista, basato sull’ideale della difesa dei lavoratori. L’URSS, nel dicembre 1981, cercò quindi di schiacciare Solidarność attraverso il colpo di stato militare del generale Jaruzelski, ma senza successo. Solidarność si riorganizzò clandestinamente in Polonia ed all’estero e nel giugno 1989 vinse le prime elezioni semi-libere. L’esempio polacco fu seguito negli altri paesi del blocco sovietico portando alla sua dissoluzione.
Solidarnosc e la fine del blocco sovietico
Macchia A
2020-01-01
Abstract
Dopo la presa di Saigon, il 30 aprile 1975, l’Unione Sovietica metteva seriamente in discussione la supremazia statunitense a livello globale. Henri Kissinger cercò di arginare l’ascesa sovietica attraverso gli accordi con la Cina Popolare e la sottoscrizione dei trattati di Helsinki, che cristallizzavano la divisione in due dell’Europa, pur concedendo un limitato spazio alla protezione dei diritti umani. Di questa apertura approfittò la dissidenza polacca per dar vita ad una nuova esperienza, un movimento di opposizione organizzato. Sostenuti in occidente da gruppi tradizionalmente antisovietici, in particolare nel mondo sindacale, i polacchi diedero vita prima al KOR e quindi, nel 1980, al sindacato indipendente Solidarność. La sola esistenza di una organizzazione operaia indipendente, però, costituiva una critica palese a tutto il sistema socialista, basato sull’ideale della difesa dei lavoratori. L’URSS, nel dicembre 1981, cercò quindi di schiacciare Solidarność attraverso il colpo di stato militare del generale Jaruzelski, ma senza successo. Solidarność si riorganizzò clandestinamente in Polonia ed all’estero e nel giugno 1989 vinse le prime elezioni semi-libere. L’esempio polacco fu seguito negli altri paesi del blocco sovietico portando alla sua dissoluzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.