I saggi raccolti in questo volume gravitano intorno a una riflessione sulla natura, lo statuto e le funzioni delle arti della performance (teatro, danza, musica) nell’intricato “reticolo mediale” contemporaneo. Il tentativo è quello di far incontrare e dialogare Walter Benjamin e Marshall McLuhan, conducendoli idealmente sul terreno dei Performance Studies disegnati da Richard Schechner. «Dell’opera d’arte che è affidata senza residui alla riproduzione tecnica», scriveva Benjamin nel 1936 «e anzi – come il film – che da quest’ultima procede, non c’è di fatto una contrapposizione più netta di quella costituita dallo spettacolo teatrale. Qualsiasi analisi approfondita lo conferma». Tale analisi, che il filosofo tedesco auspicava ma che forse non è stata ad oggi ancora esaurientemente sviluppata, trova un sostegno forse inatteso ma certamente assai valido proprio nelle ricerche inaugurate da McLuhan sugli effetti sociali e psicologici delle comunicazioni mediatizzate, in particolare a proposito dei rapporti tra oralità e scrittura. Tuttavia alle tesi di Benjamin occorre di nuovo tornare per comprendere le profonde trasformazioni estetiche e antropologiche innescate dalla riproducibilità tecnica delle opere e dei fenomeni artistici. In un’epoca di cambiamenti estesi e radicali, non solo negli aspetti materiali e tecnologici a causa della pervasività della cosiddetta rivoluzione digitale ma anche a livello epistemologico – per i modi stessi in cui la conoscenza umana viene oggi prodotta, espressa, fatta circolare, archiviata e tramandata – le arti e le attività performative sono destinate a giocare un ruolo decisivo, sebbene in modi inediti e differenti, probabilmente, da come li abbiamo immaginati e praticati fino ad ora. I saggi qui raccolti, di carattere prevalentemente teorico e nei quali si compie il tentativo di mettere a punto la nozione di performático, sono idealmente completati da altri, di taglio più applicativo, contenuti nel volume di prossima pubblicazione Arti performátiche nell’epoca della riproducibilità digitale.[...]
Performático. Teoria delle arti dinamiche
DERIU, Fabrizio
2012-01-01
Abstract
I saggi raccolti in questo volume gravitano intorno a una riflessione sulla natura, lo statuto e le funzioni delle arti della performance (teatro, danza, musica) nell’intricato “reticolo mediale” contemporaneo. Il tentativo è quello di far incontrare e dialogare Walter Benjamin e Marshall McLuhan, conducendoli idealmente sul terreno dei Performance Studies disegnati da Richard Schechner. «Dell’opera d’arte che è affidata senza residui alla riproduzione tecnica», scriveva Benjamin nel 1936 «e anzi – come il film – che da quest’ultima procede, non c’è di fatto una contrapposizione più netta di quella costituita dallo spettacolo teatrale. Qualsiasi analisi approfondita lo conferma». Tale analisi, che il filosofo tedesco auspicava ma che forse non è stata ad oggi ancora esaurientemente sviluppata, trova un sostegno forse inatteso ma certamente assai valido proprio nelle ricerche inaugurate da McLuhan sugli effetti sociali e psicologici delle comunicazioni mediatizzate, in particolare a proposito dei rapporti tra oralità e scrittura. Tuttavia alle tesi di Benjamin occorre di nuovo tornare per comprendere le profonde trasformazioni estetiche e antropologiche innescate dalla riproducibilità tecnica delle opere e dei fenomeni artistici. In un’epoca di cambiamenti estesi e radicali, non solo negli aspetti materiali e tecnologici a causa della pervasività della cosiddetta rivoluzione digitale ma anche a livello epistemologico – per i modi stessi in cui la conoscenza umana viene oggi prodotta, espressa, fatta circolare, archiviata e tramandata – le arti e le attività performative sono destinate a giocare un ruolo decisivo, sebbene in modi inediti e differenti, probabilmente, da come li abbiamo immaginati e praticati fino ad ora. I saggi qui raccolti, di carattere prevalentemente teorico e nei quali si compie il tentativo di mettere a punto la nozione di performático, sono idealmente completati da altri, di taglio più applicativo, contenuti nel volume di prossima pubblicazione Arti performátiche nell’epoca della riproducibilità digitale.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.