Prerogativa anzitutto dei conservatori, la musica entra in tempi relativamente recenti anche nell’università italiana con proprie specificità. Comprendere come rendere produttiva non solo la convivenza, ma anche la collaborazione fra questi due presidi formativi più che un’opportunità è un dovere verso i giovani, desiderosi di formarsi per operare con diverse specializzazioni nel mondo delle professioni artistiche e della cultura in genere. Il contributo tratta della formazione musicale dall’angolo prospettico dell’università. Vengono sinteticamente toccati diversi temi: la presenza della musica nell'università italiana; il profilo professionale dei giovani che si formano in università in ambito musicale, anzi per meglio dire musicologico; la formazione come contrasto al degrado del patrimonio musicale, ricompreso nel più vasto alveo dei beni culturali materiali e immateriali, ma nel contempo ricco di peculiarità. Su tutto campeggia un interrogativo: verso quale modello formativo tendere? Come la formazione può realmente incidere sulla prevenzione?

Musica e arte in Università: formare giovani professionisti per prevenire e contrastare il degrado del patrimonio culturale

Besutti P.
2020-01-01

Abstract

Prerogativa anzitutto dei conservatori, la musica entra in tempi relativamente recenti anche nell’università italiana con proprie specificità. Comprendere come rendere produttiva non solo la convivenza, ma anche la collaborazione fra questi due presidi formativi più che un’opportunità è un dovere verso i giovani, desiderosi di formarsi per operare con diverse specializzazioni nel mondo delle professioni artistiche e della cultura in genere. Il contributo tratta della formazione musicale dall’angolo prospettico dell’università. Vengono sinteticamente toccati diversi temi: la presenza della musica nell'università italiana; il profilo professionale dei giovani che si formano in università in ambito musicale, anzi per meglio dire musicologico; la formazione come contrasto al degrado del patrimonio musicale, ricompreso nel più vasto alveo dei beni culturali materiali e immateriali, ma nel contempo ricco di peculiarità. Su tutto campeggia un interrogativo: verso quale modello formativo tendere? Come la formazione può realmente incidere sulla prevenzione?
2020
978-88-9437-028-7
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