La identificazione di sequenze nucleotidiche specifiche per organismi geneticamente modificati (OGM) nell’ambito di diverse matrici alimentari si avvale di tecniche di estrazione del DNA e di amplificazione per PCR (reazione a catena della polimerasi) che forniscono in ultima analisi informazioni di tipo qualitativo o quantitativo. Abbiamo messo a punto una metodica di PCR multiplex che consente la simultanea amplificazione di tre frammenti nucleotidici corrispondenti alle sequenze per il promotore 35S, per il terminatore Nos e per il gene della lectina di soia, della lunghezza rispettiva di 195, 180 e 157 pb. La identificazione dei primi due frammenti è indicativa della presenza di OGM, mentre l’amplificato della lectina rappresenta un controllo positivo. L’analisi degli amplificati avviene tramite elettroforesi su gel d’agarosio all’1.5%, colorazione con bromuro d’etidio seguita da analisi densitometrica. Il metodo, che presenta caratteristiche di alta sensibilità e specificità, è stato saggiato su DNA estratto da soia geneticamente modificata (0.1%, 0.5% e 2%), e su campioni reali (mangimi, integratori alimentari, ecc.). Esso riduce considerevolmente i tempi e i costi dell’analisi di ricerca degli OGM specie se applicata ad un largo numero di campioni. E’ in corso di studio l’applicazione di analogo metodo per un’analisi di tipo quantitativo tramite real-time PCR.[...]
La PCR multiplex per la identificazione di soia geneticamente modificata
DAINESE, Enrico;
2001-01-01
Abstract
La identificazione di sequenze nucleotidiche specifiche per organismi geneticamente modificati (OGM) nell’ambito di diverse matrici alimentari si avvale di tecniche di estrazione del DNA e di amplificazione per PCR (reazione a catena della polimerasi) che forniscono in ultima analisi informazioni di tipo qualitativo o quantitativo. Abbiamo messo a punto una metodica di PCR multiplex che consente la simultanea amplificazione di tre frammenti nucleotidici corrispondenti alle sequenze per il promotore 35S, per il terminatore Nos e per il gene della lectina di soia, della lunghezza rispettiva di 195, 180 e 157 pb. La identificazione dei primi due frammenti è indicativa della presenza di OGM, mentre l’amplificato della lectina rappresenta un controllo positivo. L’analisi degli amplificati avviene tramite elettroforesi su gel d’agarosio all’1.5%, colorazione con bromuro d’etidio seguita da analisi densitometrica. Il metodo, che presenta caratteristiche di alta sensibilità e specificità, è stato saggiato su DNA estratto da soia geneticamente modificata (0.1%, 0.5% e 2%), e su campioni reali (mangimi, integratori alimentari, ecc.). Esso riduce considerevolmente i tempi e i costi dell’analisi di ricerca degli OGM specie se applicata ad un largo numero di campioni. E’ in corso di studio l’applicazione di analogo metodo per un’analisi di tipo quantitativo tramite real-time PCR.[...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.