Una delle critiche talvolta mosse al turismo sportivo è quella di condurre alla costruzione e all’esperimento di pseudo-eventi che, in una qualche misura, non riescono a riflettere – o meglio – a restituire la cultura del luogo (Fredline, 2005). Questo tipo di criticità suggerisce che nel processo di creazione dei pacchetti turistici relativi a questo tipo di eventi, vengono poste in essere misure legate all’ospitalità che possano in qualche modo snaturare l’autenticità dei luoghi. Le comunità che si trovano a essere al centro di tali eventi provano a bi- lanciare l’esposizione pubblica del proprio “essere” comunità attraverso una progressiva strutturazione in front stages e backstages, tale da permettere loro di salvaguardare la propria sfera delle relazioni comunitarie interne dai visitatori estemporanei unitamente al proprio ambiente di riferimento (King, Stewart, 1996). Il continuo aumento delle presenze in determinati luoghi turistici (ad esempio il caso di Arco-TN, centro internazionale di arrampicata sportiva, è piuttosto emblematico) rende sempre più difficile questa strategia di sopravvivenza comunitaria. In sostanza, una destinazione rischia di essere annichilita dal proprio stesso successo, dalla propria stessa unicità e praticità nell’e- sercizio di determinati sport (cfr. Mowforth, Munt, 2015)

Il locale attraverso il turismo e sport

Nico Bortoletto
2019-01-01

Abstract

Una delle critiche talvolta mosse al turismo sportivo è quella di condurre alla costruzione e all’esperimento di pseudo-eventi che, in una qualche misura, non riescono a riflettere – o meglio – a restituire la cultura del luogo (Fredline, 2005). Questo tipo di criticità suggerisce che nel processo di creazione dei pacchetti turistici relativi a questo tipo di eventi, vengono poste in essere misure legate all’ospitalità che possano in qualche modo snaturare l’autenticità dei luoghi. Le comunità che si trovano a essere al centro di tali eventi provano a bi- lanciare l’esposizione pubblica del proprio “essere” comunità attraverso una progressiva strutturazione in front stages e backstages, tale da permettere loro di salvaguardare la propria sfera delle relazioni comunitarie interne dai visitatori estemporanei unitamente al proprio ambiente di riferimento (King, Stewart, 1996). Il continuo aumento delle presenze in determinati luoghi turistici (ad esempio il caso di Arco-TN, centro internazionale di arrampicata sportiva, è piuttosto emblematico) rende sempre più difficile questa strategia di sopravvivenza comunitaria. In sostanza, una destinazione rischia di essere annichilita dal proprio stesso successo, dalla propria stessa unicità e praticità nell’e- sercizio di determinati sport (cfr. Mowforth, Munt, 2015)
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