In this work, the spectrum of scientific investigation on the issues of popular participation (in itself interdisciplinary), expands and connects to those of multiculturalism. In addition to the very topical nature of the latter, human rights (including the participation of individuals in the exercise of public authority) have a universal dimension. There are also two important forms of Europeanism: on the one hand, that concerning the multiculturalism-participation relationship and, on the other, that relating to the relationship between Participation and European Integration. Therefore, the volume gradually shows how it is necessary to reflect on the way we speak and represent democracy, in order to be able to overcome the dichotomies between being and having to be, in order to reconnect the autonomy and diversity of the parties to a sense and a unified project. From a constitutional point of view, the current framework clearly shows the continuing ambiguity of the relationship between participatory democracy and direct democracy, also in relation to the legacy left by the debates on constitutional reforms, and in particular on the role and future of the system of political parties.

In quest’opera, lo spettro dell’indagine scientifica sulle tematiche della partecipazione popolare (di per sé interdisciplinare), si espande e si collega a quelle del multiculturalismo. Oltre la grande attualità di queste ultime, infatti, i diritti umani (fra cui quello alla partecipazione dei singoli all’esercizio dei poteri pubblici), hanno dimensione universale. Ricorrono, inoltre, due importanti declinazioni europeiste: da un lato, quella che riguarda il rapporto multiculturalismo-partecipazione e, dall’altro, quella relativa al rapporto partecipazione-integrazione europea. Pertanto, il volume mostra via via come sia necessario riflettere sul nostro modo di parlare e di rappresentare la democrazia, per essere in grado di superare le dicotomie tra essere e dover essere, al fine di riconnettere l’autonomia e la diversità delle parti ad un senso e ad un progetto unitario. Sotto il profilo costituzionalista, il quadro attuale mostra, in tutta chiarezza, la persistente ambiguità del rapporto fra democrazia partecipativa e democrazia diretta, anche in relazione all’eredità lasciata dai dibattiti sulle riforme costituzionali, e segnatamente sul ruolo e sul futuro del sistema dei partiti politici.

"Istanze identitarie e pluralismo delle culture: quale cittadinanza politica nel nuovo millennio? Profili di simbolica politica "

Ricci Fiammetta
2018-01-01

Abstract

In this work, the spectrum of scientific investigation on the issues of popular participation (in itself interdisciplinary), expands and connects to those of multiculturalism. In addition to the very topical nature of the latter, human rights (including the participation of individuals in the exercise of public authority) have a universal dimension. There are also two important forms of Europeanism: on the one hand, that concerning the multiculturalism-participation relationship and, on the other, that relating to the relationship between Participation and European Integration. Therefore, the volume gradually shows how it is necessary to reflect on the way we speak and represent democracy, in order to be able to overcome the dichotomies between being and having to be, in order to reconnect the autonomy and diversity of the parties to a sense and a unified project. From a constitutional point of view, the current framework clearly shows the continuing ambiguity of the relationship between participatory democracy and direct democracy, also in relation to the legacy left by the debates on constitutional reforms, and in particular on the role and future of the system of political parties.
2018
978-88-9391-488-8
In quest’opera, lo spettro dell’indagine scientifica sulle tematiche della partecipazione popolare (di per sé interdisciplinare), si espande e si collega a quelle del multiculturalismo. Oltre la grande attualità di queste ultime, infatti, i diritti umani (fra cui quello alla partecipazione dei singoli all’esercizio dei poteri pubblici), hanno dimensione universale. Ricorrono, inoltre, due importanti declinazioni europeiste: da un lato, quella che riguarda il rapporto multiculturalismo-partecipazione e, dall’altro, quella relativa al rapporto partecipazione-integrazione europea. Pertanto, il volume mostra via via come sia necessario riflettere sul nostro modo di parlare e di rappresentare la democrazia, per essere in grado di superare le dicotomie tra essere e dover essere, al fine di riconnettere l’autonomia e la diversità delle parti ad un senso e ad un progetto unitario. Sotto il profilo costituzionalista, il quadro attuale mostra, in tutta chiarezza, la persistente ambiguità del rapporto fra democrazia partecipativa e democrazia diretta, anche in relazione all’eredità lasciata dai dibattiti sulle riforme costituzionali, e segnatamente sul ruolo e sul futuro del sistema dei partiti politici.
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