Profili civilistici della disciplina del Enti del Terzo settore

In uno scenario segnato dalla progressiva neutralità delle forme, il disorganico moltiplicarsi di diversi “tipi” e "micro-regimi" stratificatisi nel tempo fino alla recente codificazione di centoquattro nuove disposizioni applicabili agli Enti del Terzo settore (D.lgs. n. 117/2017), influenza la complessa composizione del quadro normativo che oggi governa i modelli organizzativi per l’esercizio di attività non profit. Constatata nel rinnovato quadro un’irrisolta tensione tra la neutralità delle forme e la permanenza di una pluralità di vincoli all’autonomia organizzativa privata, il volume indaga i principi ordinanti della disciplina degli enti non profit nella cornice sistematica costituita dal principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale (art. 118, c. 4, Cost.), che ha ridefinito il rapporto tra competenze dei privati e competenza dello Stato nelle sue diverse articolazioni (Corte Cost., sent. n. 300 e 301 del 2003). In questa prospettiva, l'indagine analizza l'operare dell'autonomia privata nell'ambito delle attività di interesse generale, approfondendo l’intima relazione che la disciplina speciale introduce tra la disciplina civilistica dell’attività degli enti non profit, le discipline premiali del Terzo settore e le regole del mercato.