L’Unione europea sta progressivamente cambiando la sua geografi a; tra le dimensioni nazionali e comunitarie, si manifesta la nascita di macro-regioni che costituiscono un livello intermedio, di natura funzionale, realizzato da quelle aree che presentano interessi comuni dettati da motivi di vicinanza territoriale e che traggono da queste condivisioni sicuri benefi ci. Tra esse, particolare signifi cato ha assunto la strategia europea per la macroregione adriatico-ionica (EUSAIR), perché interessa ben otto Stati differenti (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia), alcuni dei quali non aderenti all’Unione europea, oltre settanta milioni di persone e ben tredici regioni italiane. L’elemento che unisce è il mare mediterraneo, un bacino che fa sorgere rapporti stretti in materia di ambiente, agricoltura, energia, trasporti e in termini sociali. Ma quali sono le caratteristiche, le funzioni e la governance di queste nuove realtà? Sono strumenti in grado di migliorare la cooperazione territoriale ed agevolare l’integrazione tra i Paesi non-UE oppure il modello in esame è una sorta di timido federalismo secondo uno schema del tutto nuovo e ancora in fase di sperimentazione?

La macroregione adriatico-ionica. La cooperazione territoriale come strumento di integrazione

M. Mezzanotte
2018-01-01

Abstract

L’Unione europea sta progressivamente cambiando la sua geografi a; tra le dimensioni nazionali e comunitarie, si manifesta la nascita di macro-regioni che costituiscono un livello intermedio, di natura funzionale, realizzato da quelle aree che presentano interessi comuni dettati da motivi di vicinanza territoriale e che traggono da queste condivisioni sicuri benefi ci. Tra esse, particolare signifi cato ha assunto la strategia europea per la macroregione adriatico-ionica (EUSAIR), perché interessa ben otto Stati differenti (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia, Slovenia), alcuni dei quali non aderenti all’Unione europea, oltre settanta milioni di persone e ben tredici regioni italiane. L’elemento che unisce è il mare mediterraneo, un bacino che fa sorgere rapporti stretti in materia di ambiente, agricoltura, energia, trasporti e in termini sociali. Ma quali sono le caratteristiche, le funzioni e la governance di queste nuove realtà? Sono strumenti in grado di migliorare la cooperazione territoriale ed agevolare l’integrazione tra i Paesi non-UE oppure il modello in esame è una sorta di timido federalismo secondo uno schema del tutto nuovo e ancora in fase di sperimentazione?
2018
9788813365486
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/100412
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact