Livio Zerbini è l’autore di un saggio agile scandito in dodici fasi ben legate tra loro, integrate dall'esaustiva cronologia, dalla bibliografia e dall'indice dei nomi e dei luoghi; un testo specialistico che traccia le linee di una delle campagne di conquista più complesse nella storia dell'espansione di Roma. L'impero crede nello sviluppo delle province Porolissensis, Apulensis e Malvensis, vi investe, e sotto Adriano vi fonda i municipi di Napoca, Drobeta e Romula; quindi le accorpa sotto un unico governatore e le tiene sotto controllo con due legioni e distaccamenti ausiliari provvisori. La fioritura economica dei luoghi testimonia la lungimiranza dei Romani che seppero cogliere tutte le potenzialità del territorio attirandovi i coloni da ogni parte dell'impero per popolare le città e coltivare la terra. La Dacia si romanizza pure nella mobilità sociale e questa impronta, per quanto limitata ad appena 165 anni di dominio, è arrivata ai giorni nostri: nel nome dello stato moderno, Romania, e nella lingua che appartiene alla famiglia neolatina.

Le guerre daciche

SANDIROCCO, LUIGI
2015-01-01

Abstract

Livio Zerbini è l’autore di un saggio agile scandito in dodici fasi ben legate tra loro, integrate dall'esaustiva cronologia, dalla bibliografia e dall'indice dei nomi e dei luoghi; un testo specialistico che traccia le linee di una delle campagne di conquista più complesse nella storia dell'espansione di Roma. L'impero crede nello sviluppo delle province Porolissensis, Apulensis e Malvensis, vi investe, e sotto Adriano vi fonda i municipi di Napoca, Drobeta e Romula; quindi le accorpa sotto un unico governatore e le tiene sotto controllo con due legioni e distaccamenti ausiliari provvisori. La fioritura economica dei luoghi testimonia la lungimiranza dei Romani che seppero cogliere tutte le potenzialità del territorio attirandovi i coloni da ogni parte dell'impero per popolare le città e coltivare la terra. La Dacia si romanizza pure nella mobilità sociale e questa impronta, per quanto limitata ad appena 165 anni di dominio, è arrivata ai giorni nostri: nel nome dello stato moderno, Romania, e nella lingua che appartiene alla famiglia neolatina.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11575/89397
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