Il saggio, partendo dal presupposto - condiviso dai soli stati abolizionisti - che la pena di morte sia una violazione dei diritti umani e abbia dunque un rilievo internazionale, descrive il cammino dell'abolizione nella prospettiva del diritto internazionale. Si sofferma in particolare sull'imposizione di limiti (oggettivi, soggettivi, procedurali) alla previsione e all'uso della pena di morte, sul progressivo avvicinamento dell'obiettivo dell'abolizione attraverso l'azione degli organi politici della Nazioni Unite, sul modo in cui la previsione della pena di morte condiziona la collaborazione fra stati in materia penale, sul consoldarsi di un vero e proprio divieto della pena di morte in ambito europeo. [...]
La via maestra dell’abolizione totale
MARCHESI, Antonio
2010-01-01
Abstract
Il saggio, partendo dal presupposto - condiviso dai soli stati abolizionisti - che la pena di morte sia una violazione dei diritti umani e abbia dunque un rilievo internazionale, descrive il cammino dell'abolizione nella prospettiva del diritto internazionale. Si sofferma in particolare sull'imposizione di limiti (oggettivi, soggettivi, procedurali) alla previsione e all'uso della pena di morte, sul progressivo avvicinamento dell'obiettivo dell'abolizione attraverso l'azione degli organi politici della Nazioni Unite, sul modo in cui la previsione della pena di morte condiziona la collaborazione fra stati in materia penale, sul consoldarsi di un vero e proprio divieto della pena di morte in ambito europeo. [...]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.